Cappella XX. Il visitatore accede alla Città Santa attraverso la monumentale Porta Aurea e subito assiste all’episodio dell’Ultima Cena: Gesù, radunati gli apostoli, consuma con loro l’ultimo pane e l’ultimo calice di vino, prima di avviarsi a compiere la sua missione salvifica.
Si tratta di uno degli allestimenti più antichi che si siano conservati delle primigenie fasi di edificazione del Sacro Monte. Le sculture risalgono alla fine del ‘400 e possono essere attribuite alla bottega lombarda dei De Donati. Subì alcuni spostamenti nel corso del tempo fino a trovare l’attuale sistemazione nel 1776 con l’edificazione del portico di casa “Parella”. Gli affreschi risalgono a quell’epoca e furono eseguiti da Antonio Orgiazzi il Vecchio, autore anche di alcune stoviglie e vivande – alcune delle prime stoviglie e dei cibi vennero plasmati dal grande scultore Giovanni d’Enrico nei primi decenni del ‘600.

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