Cappella XXVII. Il visitatore è ora condotto nella visione del momento nel quale Gesù viene portato per la prima volta davanti al governatore romano Ponzio Pilato. La cappella si trova sopra una scenografica scalinata che termina idealmente nell’edificio che rappresenta il palazzo di Pilato, voluto nel corso del ‘600 dal vescovo Bascapè, disegnato e realizzato da Giovanni D’Enrico e Bartolomeo Ravelli.
Le opere qui contenute sono il risultato del lavoro d’equipe della bottega dei D’Enrico (1618-28): Giovanni si occupò di plasmare le sculture, il fratello Melchiorre di dipingerle, mentre gli affreschi furono affidati al fratello più piccolo, Antonio (meglio noto come “Tanzio”).
La perfetta fusione tra l’apparato pittorico e quello scultoreo testimonia come la lezione gaudenziana e la forza del secondo manierismo lombardo sappiano inscenare una vivida e vitale teatralizzazione della scena sacra.

Scopri le altre cappelle