Cappella XVII. Si tratta di una delle cappelle più grandiose e scenografiche di tutto il Sacro Monte: essa venne costruita secondo il progetto del “Libro dei Misteri” dell’architetto perugino Galeazzo Alessi (1565-1569) e iniziata entro il 1572; venne però ultimata solo nella seconda metà del ‘600.
L’episodio rappresenta il momento in cui Gesù, deciso a dare un messaggio di speranza e fiducia ai suoi discepoli, prende con se Giacomo, Giovanni e Pietro e si reca al monte Tabor; sotto gli occhi dei discepoli avviene la sua Trasfigurazione e Gesù appare tra Elia e Mosè. Le sculture sono attribuite al varallese Pietro Francesco Petera e a Giovanni Soldo da Camasco, mentre gli affreschi sono opera certa dei fratelli Montalto, detti “Danedi” (anni ’60-70 del ‘600).