Cappella XXX. Entrando all’interno dell’architettura che riproduce il Palazzo di Pilato il visitatore osserva il momento nel quale Gesù subisce la flagellazione.
Una più antica cappella dedicata al momento della Flagellazione esisteva già verso la fine del ‘500 nell’area dell’attuale cappella XXIII, ma essa fu demolita nel corso dell’ ‘800. Alcuni resti sono però conservati nella Pinacoteca: si tratta, in particolare, della scultura lignea di Gesù realizzata verso la metà del ‘500 da Giovanni da Battista Corbetta; e di alcuni affreschi di Bernardino Lanino, fedele seguace dei modi di Gaudenzio Ferrari.
L’attuale cappella venne invece edificata entro il 1610 e, per volontà del vescovo Bascapè, furono inserite le figure dei flagellatori cinquecenteschi in legno del Corbetta. Le altre sculture sono in terracotta e furono plasmate da Giovanni D’Enrico (ca. 1617) mentre gli affreschi furono realizzati dal varallese Cristoforo Martinoglio detto “il Rocca” (1620).